Inserito il: 26 Novembre, 2019 sezione: News Commenti: 0

Dodici appuntamenti che uniscono musica, teatro e letteratura; due seminari di approfondimento dedicati all’eredità in Puglia degli artisti simbolo della musica classica e contemporanea; sei diverse location, 40 artisti pronti a esibirsi all’interno dei gioielli dell’architettura sacra di Polignano a Mare: un parterre d’eccezione che comprende anche nomi dello scenario internazionale. Sono i numeri a raccontare la varietà del programma della quinta edizione del festival Ad Libitum, organizzato da Epos Teatro dal 3 marzo al 25 maggio nel borgo barese che ha dato i natali a Domenico Modugno.

La rassegna, che si avvale della direzione artistica di Maurizio Pellegrini e della consulenza musicale di Paolo Messa, vede nel 2019 il sostegno della Regione Puglia e del Comune di Polignano a Mare.

Il programma di concerti

Dodici gli appuntamenti musicali in programma, capaci di soddisfare il gusto di una platea varia ed esigente. Ad aprire la tre mesi di eventi, sarà il 3 marzo il duo Chiara Nicora – Ferdinando Baroffio, con un’esibizione di pianoforte a quattro mani su musiche di Mozart e Beethoven. In un luogo simbolo del festival: la Chiesa della Natività, dove si è conclusa la programmazione dell’edizione 2018 di Ad Libitum. Tanti gli appuntamenti di qualità presenti nel cartellone, come il concerto intitolato Čajkovskij – Il genio, che vede esibirsi il 16 marzo nella Chiesa dei SS. Medici i solisti del Collegium Musicum, accompagnati dalle ballerine dell’Accademia delle Muse. Una performance che unisce virtuosismi della classica e del balletto per un importante omaggio al compositore russo.

Tra le novità in cartellone anche un appuntamento dedicato alla tradizione napoletana: Nun me scetà, in programma il 6 aprile nella Chiesa della SS. Trinità, unisce voce, mandolino e chitarra per reinterpretare le canzoni e le poesie degli artisti che hanno portato la tradizione napoletana alla ribalta mondiale. Da Ernesto Murolo a Eduardo De Filippo, passando per Armando Gill, Salvatore Di Giacomo e la coppia Pisano-Cioffi; uno spaccato che incrocia il repertorio umoristico e classico di una terra dalle mille sfaccettature.

Non mancano poi ospiti di fama internazionale nel cartellone concertistico come il Duo des Alpes (composto dal violoncellista Claude Hauri e dal pianista Corrado Greco), che il 10 maggio nella Chiesa della Natività eseguirà un vasto repertorio con musiche di Brahms, Schumann, Rachmaninov, Saint- Säens e Paganini.

Focus sui nuovi talenti

Per la quinta edizione il programma musicale del festival vede un particolare focus sui nuovi talenti pugliesi, che troveranno uno spazio d’eccezione in cui esibirsi. Tre concerti saranno infatti introdotti dagli allievi del liceo musicale del Convitto ‘Domenico Cirillo’ di Bari. Non mancano appuntamenti focalizzati interamente sui ‘Giovani concertisti’, come il concerto organizzato il 30 marzo nella Chiesa della Trinità in collaborazione con l’associazione culturale Centro studi ‘Valerio Gentile’. A esibirsi saranno i vincitori della XXII edizione del Premio internazionale di canto lirico ‘Valerio Gentile’, dedicato alle migliori voci tra i 18 e i 30 anni.

Collaborazioni con le eccellenze culturali sul territorio

Anche per la quinta edizione del festival, la mission è fare rete con le eccellenze culturali sul territorio, per arricchire ancora di più l’offerta al pubblico. Da qui la scelta di inserire una serie di eventi organizzati in collaborazione con importanti kermesse come l’A.G.I.Mus Festival (Stagioni XXV) di Mola di Bari, il Traetta Opera Festival di Bitonto e il Festival Il Libro Possibile e la Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a Mare.

Appuntamenti che sperimentano l’unione di più linguaggi, rendendo labili i confini tra le arti. Come avviene ad esempio con lo spettacolo Caffarelli vs Farinelli, organizzato il 25 maggio in collaborazione con il Traetta Opera Festival. Musica e teatro per raccontare la comica sfida tra i due più grandi ‘evirati cantori’ pugliesi del ‘700, arbitro d’eccezione il compositore bitontino Tommaso Traetta. Le note sposano la grande letteratura, invece, nei tre appuntamenti in collaborazione con Il Libro Possibile e l’A.G.I.Mus Festival, uniti da un simbolico ‘fil rouge’, il nostro mare e le sue storie: Il racconto dell’isola sconosciuta di Josè Saramago, il Pinocchio di Collodi e il melologo Enoch Arden di Richard Strauss (ispirato all’omonimo poema di Alfred Tennyson) rivivono così attraverso melodie e voci recitanti nella sede della Fondazione Museo Pino Pascali. Una rassegna nella rassegna dal titolo significativo: Verba manent.

Seminari di approfondimento

Spazio anche all’approfondimento musicale con i due appuntamenti nella suggestiva cornice della Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a Mare. Il 24 maggio la sede in via Parco del Lauro ospiterà il seminario intitolato ‘La Scuola napoletana – Il ruolo della Puglia nell’Europa musicale’: con l’aiuto del musicologo Matteo Summa si indaga il ruolo dei maestri pugliesi che hanno raccolto e diffuso l’eredità della musica napoletana; dallo stesso Traetta a compositori indimenticabili come Piccinni, Paisiello, Leo e Mercadante.

Nel 40esimo anniversario della sua scomparsa, non può mancare nel programma del festival l’omaggio a uno dei compositori più influenti e prolifici del ‘900, capace anche di confezionare indimenticabili colonne sonore per il grande schermo: Nino Rota. Due gli appuntamenti dedicati al Maestro: si parte il 30 aprile con il seminario di approfondimento ‘Nino Rota e la sua eredità musicale in Puglia’, tenuto dal suo allievo, Nicola Scardicchio, oggi compositore, direttore d’orchestra e docente al Conservatorio ‘Niccolò Piccini’ di Bari. Dal ricordo della vita di Rota si passa poi al concerto in onore del maestro il 2 maggio: la Chiesa dei SS. Medici farà da palcoscenico per l’esibizione dell’Orchestra sinfonica della Città metropolitana di Bari.

Ticket e campagna abbonamenti

Gli eventi sono a contributo libero a supporto dell’attività concertistica di Epos Teatro gratuiti, tranne per gli appuntamenti dedicati alla grande letteratura alla Fondazione Pascali, dove il ticket d’ingresso è di 5 euro. Per la quinta edizione viene introdotto anche un abbonamento al costo di 20 euro per poter accedere liberamente a tutti gli eventi della rassegna. La campagna abbonamenti parte domenica 24 febbraio: il ticket potrà essere acquistato durante l’incontro aperto al pubblico in programma alle 18 nella sede della Fondazione Museo Pino Pascali in via Parco del Lauro a Polignano a Mare. Nei giorni successivi l’abbonamento potrà comunque essere acquistato sia nella sede della Fondazione, sia al Libro Possibile Caffè di Polignano a Mare, ubicato in piazza Caduti di via Fani.

Per maggiori informazioni sugli eventi in programma si può inviare una mail all’indirizzo consultare la pagina dedicata su questo sito.

«Ad Libitum cresce – ricorda il direttore artistico del festival, Maurizio Pellegrini– E lo dobbiamo soprattutto al pubblico che in queste prime quattro edizioni ci ha regalato un sostegno senza precedenti, dimostrando come una stagione musicale condivisa e programmata fosse un’esigenza per Polignano e la sua identità culturale. Non solo musica, ma anche teatro, danza, letteratura… Arte ad libitum, insomma. Da marzo a maggio daremo il via ad una lunga primavera musicale, non soltanto per destagionalizzare l’offerta della nostra città, ma per regalare a quanti ci vivono, un motivo in più per restare e andarne fieri».

«Per il secondo anno consecutivo l’A.Gì.Mus (Associazione Giovanni Padovano Iniziative Musicali) di Mola di Bari condivide idealmente e operativamente le attività della rassegna “Ad Libitum” – prosegue il direttore artistico dell’A.Gì.Mus Festival, Piero Rotolo– La vivacità culturale, artistica ed emozionale che pervade la rassegna fin dai suoi esordi, frutto della fervida, originale e appassionata creatività del suo ideatore, Maurizio Pellegrini, costituiscono un inesauribile stimolo alle intelligenze e alle sensibilità dei cittadini del suo territorio di riferimento».

«Il Traetta Opera Festival sostiene Epos Teatro nella sua avventura metamusicale – aggiunge il direttore artistico del Traetta Opera Festival, Vito Clemente– Fare rete e puntare sulle giovani eccellenze culturali della nostra regione, come Maurizio Pellegrini, è investire in un futuro che preservi la qualità della tradizione e ne ponderi sapientemente l’innovazione. Ad Libitum, nella sua frequente contaminazione di linguaggi artistici, è un esempio di come questo mondo si offra al pubblico, senza aspettare di essere ammirato, ma svegliando le coscienze di pubblici eterogenei».

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